Un recente studio promosso da Nature e pubblicato su Scientific Reports, una rivista sussidiaria del prestigioso magazine scientifico americano rilancia una classifica sulle droghe “ricreative” più conosciute da cui l’alcol esce pesantemente incriminato.
Premesso che tutte le droghe prese in esame sono a loro modo pericolose per la salute e possono portare tutte a morte per il loro consumo, ciò che è abbastanza inatteso è che al primo posto non vi è una droga illegale ma una sostanza di libera vendita (almeno nella maggior parte dei paesi occidentali) o al massimo limitata ai maggiorenni.
Stiamo parlando dell’alcol appunto che dallo studio risulta essere addirittura 114 volte più mortale della cannabis (l’ultima della classifica tra le sostanze prese in esame). La cosa abbastanza sconcertante è che la marijuana è illegale nella maggior parte dei paesi OCSE mentre ci sono solo altre due sostanze che sono legali nella classifica, una è 4° ed è il tabacco, l’altra è incredibilmente 1° ed è l’alcol. Lo studio non si sofferma sui danni alla salute o al rischio di morte per uso continuato ma analizza solo la quantità minima da assumere per incorrere in un quasi certo rischio di morte. Più precisamente il grafico che emerge dallo studio mostra il rapporto tra la dose media consumata della sostanza e la quantità minima che può portare al decesso.
Si può vedere che per poter causare la morte del consumatore occorrerebbe assumere 150 volte la dose generica di cannabis, laddove per l’alcol il rapporto tra consumo medio e quantità letale è molto molto più risicato.
Questi dati posizionano la cannabis, unica droga dello studio, nella sezione delle droghe a basso rischio di mortalità, laddove l’alcol è la prima tra le droghe ad elevato rischio mortalità. Simili risultati sono confermati da altri studi dell’OMS che per voce di Wayne HAll (Direttore dello Youth Substance Abuse Research presso l’università del Queensland) sostiene che sia praticamente impossibile per un dipendente da cannabis morire di overdose a differenza di quanto avviene con altre droghe.
In conclusione lo studio sancisce che l’alcol è la droga più mortale quando si abusa di quantità rispetto alla dose media. Un tragico primato per una sostanza così diffusa e spesso oggetto d’elezione da parte di tanti dipendenti che vedono unirsi ai vari effetti collaterali dell’alcolismo anche questo rischio di morte improvvisa.
Fonte: www.alcoldipendenza.com